lunedì 26 febbraio 2007

THE CURSE OF THE "S.ORSOLA-MALPIGHI"

Dopo il resoconto fornitomi dal compare Jack Slater su le 1'000 peripezie da lui affrontate per sottoporsi ad un esame (esame dedito a stabilire la percentuale di grasso presente nel DNA) presso il policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, ero tentato a qualificarlo come portatore sano di sfiga... ma dopo le vicissitudini vissute dal sottoscritto per ritirare i referti, ho dovuto ricredermi e ipotizzare che la zona sia costruita su un cimitero indiano, oppure che tutto il complesso e le persone che ci lavorano in realtà si siano materializzati da un incubo di David Lynch o Lewis Carroll...

Lo sportello per il ritiro dei referti è aperto al pubblico dalle 12.00 alle 13.00 (quanto si lavora, eh?). il vostro Antares era rilassato quella mattina, era disteso. prende la macchina e si butta in folle nell'oblio. decide di parcheggiare a pagamento (tanto quanto ci vorrà?!) nel parcheggio situato sotto il complesso; inquadra un ottimo posto vicino alle scale con l'unico difettuccio di un'altra auto parcheggiata in modo "creativo" nel box adiacente... A nulla sono valse le tonnellate di bestemmie fuoriuscite dall'umano... ormai l'angolino del muro l'aveva già preso! (della serie se avevo un Hammer gli parcheggiavo sopra e vaffanculo!)
Antares è meno rilassato.
Il policlinico è costituito da 3 grandi complessi e, ovviamente, quello che ci serviva è stato il terzo ad essere visitato.
Sono le 12.15 quando finalmente trova il posto dopo l'ennesima informazione chiesta ad un'infermiera che risponde: "è là in fondo, è già iniziato..."
Cosa "è già iniziato"??! cos'è, un film? un concerto?
C'è un po' di gente, ma non un eccesso, ma... c'è da prendere il biglietto come al reparto gastronomia (ho fatto un etto e 2, lascio?)... Ma quale biglietto??! Sportello BLU-3 C.A.P.? Sportello ROSSO-1 C.Q.S.? O sportello GIALLO-4 $%@???
Calma! Ce la si può fare! Aspetta il turno... Verso le 12.45 incede verso lo sportello: "Salve, devo ritirare degli esami non miei, sono delegato, ecco il foglio, ecco il documento... (Caga sti fottuti referti!!!)"
"ah, bene, con questo foglio vai all'altro sportello, fai la fila, paga e torna qui che ti do gli esiti."
prende ancora il biglietto, va verso l'altro sportello che, neanche a dirlo, va in pausa...
Antares è teso.
Aspetta... Aspetta... Aspetta...
finalmente riapre lo sportello, sono circa le 13.30 e l'addetta allo sportello ha due basette che fanno invidia a Joe Cocker!
"salve devo pagare per ritirare l'esito dell'esame..."
"mmm... eri già venuto in questo ospedale?"
"No, guardi, gli esami non sono i miei, sono stato delegato per il ritiro..."
"Ah, e sei di Codigoro?"
"No, non sono i miei esami. Sono di un mio amico. Lui è di Codigoro."
"Nato il?"
"28-09-83, comunque c'è scritto sul foglio."
"Residente in via?"
"C'è scritto anche questo... V.L***ria 25. (E le ricordo che non sono i miei dati...)"
"42, 90 euro."
"Bancoposta"
"Ah, non lo prendiamo il Bancoposta."
"E perchè???"
"Perche non lo consideriamo un bancomat."
"(Ma porco qui e porco la! Ormai col Bancoposta si può pagare ovunque! perfino il pusher del giardinetto accetta di buon grado il pagamento con Bancoposta! ...ma lei no!!!) C'è uno sportello bancario o postale in zona?"
"c'è uno sportello bancario all'esterno."
"(I'll be back!)"
Vola, fa il prelievo e torna.
"Ecco i soldi."
"mi fa rivedere il foglio?"
"Ecco il foglio."
Il resto di cinquanta lo da tutto in monete da 5 e da 2 centesimi.
Ritira il referto, ovviamente l'operatore dell'altro sportello si preparava per andare a casa visto che nel frattempo aveva maturato la pensione.
"Non dico neanche il nome; è l'ultimo referto rimasto!"
busta alla mano si va a ritirare l'auto. Sono le 14.15.
Paga alla cassa automatica, accende il motore, la sbarra si alza e finisce l'incubo... invece no!
"Dove cazzo è la busta?!!!"
*** dimenticata sulla cassa automatica ***
Straccia un rosso, nega la precedenza ad un autobus, parcheggia sulle strisce con le 4 frecce e torna di corsa al P.S.Orsola...
Recuperata la busta pensava che, per come stava andando, avrebbe trovato il carrattrezzi che gli rimorchiava la macchina.
Fortunatamente la storia finisce senza inquietanti colpi di scena.
Grazie Policlinico S.Orsola-Malpighi! Grazie quadro astrale! E grazie Jack! (la prossima volta che mi deleghi per il ritiro di un referto, delegami anche la licenza di torturare a morte e di radere al suolo beni mobili e immobili!!!)

giovedì 22 febbraio 2007

Il quarto giorno di Jack


Da oggi è finalmente disponibile in Italia il cofanetto della quarta stagione di 24.
Lo potete trovare in tutti i negozi al prezzo di €69.99.
Ovviamente, nei negozi online, si può spendere di meno. Su dvd.it lo trovate a €49.99, su dvdland.it a €43.99.

Per ulteriori informazioni, visitate la pagina dedicata al cofanetto del Day 4, aggiornata per l'occasione.



da www.24-italia.it

lunedì 19 febbraio 2007

Star Wars & Star Trek













Non è possilibile, anni e anni di programmazione tv, tantissimi premi oscar vinti, milioni e milioni di fan in tutto il mondo (talmente tanti che se si organizzassero protrebbero occupare militarmente l'Africa) e anni di duro lavoro non sono riusciti a far distinguere all'uomo (o la donna) comune la saga di Star Wars da quella di Star Trek.
Sembra incredibile, ma le nuove generazioni sono completamente ignare della magia e della profonda storia epica che trasmette la saga Starwarsiana, confondendola con la passeggiatina domenicale che l'equipaggio dell'Enterprise compiva cercando di rompere le balle a nuove razze spaziali là, dove nessuno era mai giunto...
Con nuove generazioni mi riferisco in particolare a un gruppo di ragazze romagnole che, non sapendo la differenza tra i due universi (ok, lo 'Star' iniziale può trarre in inganno), hanno bestemmiato sparando frasi del tipo: "in Star Wars c'è una sola navicella?", "in Star Trek usano le astronavi?", "E' il Dr. House a curare i feriti sull'Enterprise?" ( L'ultima è una licenza poetica).
Purtroppo Jack Slater era presente e ascoltare quelle parole che lo hanno quasi ucciso...Tappargli le orecchie in tempo ha evitato fotunatamente complicanze cardiorespiratorie e neurologiche. Il cocktail di Vicodin di House lo ha fatto stare meglio in seguito.

A scanso di equivoci ecco i principali punti che differenzia la saga per eccellenza (Star Wars) da quell'altra (Star Trek):

1) Star Wars: si svolge tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana
Star Trek: si svolge nel futuro, non so l'anno e non voglio saperlo

2) Star Wars: La galassia è unita dalla Forza, un campo energetico-vitale che lega ogni essere vivente. Esistono esseri viventi che possiedono il dono di ascoltare la Forza e di governarla, ricevendo in cambio straordinari poteri (riflessi fulminei, telecinesi, poteri teleepatici e metafisici). La Forza ha due lati energetici: il Lato Oscuro, pervaso dalla passione, egoismo, paura e aggressività; il Lato Luminoso, che è l'essenza del bene e della pace. Gli esseri dotati della Forza che seguono il Lato Oscuro, cedendo al suo fascino, si chiamano Sith; quelli che seguono il Lato Luminoso sono i Cavalieri Jedi.
Star Trek: La galassia è governata dalla tecnologia, non c'è magia, epicità nè tantomeno la classica battaglia tra il Bene e il Male

3) Star Wars: L'arma dei Cavalieri Jedi è la Light Saber (o Spada Laser). 'Non è goffo o erratico come un fulminatore, è elegante invece, per tempi più civilizzati'. Con quest'arma un Cavaliere Jedi è in grado di affettare qualsiasi cosa, di deviare i raggi laser delle pistole e di eseguire duelli al fulmicotone
Star Trek. L'arma della Federazione è il Phaser, una specie di telecomando che invece di essere usato per cambiare canale alla TV, viene usato per sparare agli alieni

4) Star Wars: C'è una guerra civile nella galassia: L'impero Galattico è governato da sue Sith: l'Imperatore Palpatine e dal suo allievo Darth Fener, un Jedi che ha ceduto al Lato Oscuro quando era un ragazzo. L'alleanza Ribelle è quello che rimane della Vecchia Rebubblica, l'istituzione guidata dai Cavalieri Jedi che governava la galassia nel bene e nella giustizia prima che l'Impero prendesse il sopravvento e uccidesse tutti i Jedi (tranne due). Essi danno battaglia male armati e con pochi uomini nella speranza di riportare la pace nella galassia.
Star Trek: La galassia è governata dalla Federazione Galattica, che non ha un cacchio da fare tutto il giorno, infatti per non annoiare la loro Flotta, la fanno viaggiare per tutto l'universo. C'è qualche scaramuccia ogni tanto con dei cyborg cattivi che assimilano gli esseri viventi, i Borg, ma per il resto la vita è una pizza.

5) Star Wars: Ha lanciato attori del calibro di Harrison Ford
Star Trek: Chi è che impersonava il capitano Kirk?!

6) Star Wars: La saga di Star Wars è composta da 6 film, divisi in due trilogie: La trilogia Classica (1977, 1980, 1983) con Mark Hamill, Harrison Ford, David Prowse e Sir Alec Guinnes; La nuova trilogia, che racconta gli eventi precedenti alla trilogia classica (l'ascesa dell'Impero e di come Darth Vader cedette al Lato Oscuro), ed è interpretata da Hayden Christiansen, Ewan MacGregor, Natalie Portman e Samuel L. Jackson (1999, 2002, 2005).
Star Trek: La saga comprende innumerevoli puntate tv e stagioni televisive, divise da vari argomenti e filoni (Voyager, Deep Space Nine, Enterprise, ecc.). Inoltre mi pare che vi siano più di 10 film (l'ultimo dev'essere Star Trek: la Nenesi).

Con questa breve guida spero di aver riportato un pò di luce in questi tempi bui. Mi raccomando, prima di sparare a zero su Star Wars pensate che di fronte a voi ci possono essere fan molto sensibili (Zappa), che non riescono a digerire certe affermazioni...
Anzi ora vado a vedere come stà, penso che abbia ancora la febbre e allucinazioni...

giovedì 15 febbraio 2007

PC senza Windows? Esiste una Terza Via

di Paolo Attivissimo

Per chi vuole liberarsi dei problemi e dei monopoli Microsoft sembra esserci una sola soluzione: migrare a

Linux. Ma l'entusiasmo dei sostenitori del software libero può condurre a una visione limitata del problema.

E' facile aver voglia di abbandonare Windows. E' molto meno facile riuscirci. Le ragioni per voler fare a meno di Microsoft sono abbastanza ovvie: il continuo dilagare di virus/worm, lo stillicidio di annunci di falle di sicurezza, e i formati proprietari che incatenano i nostri documenti all'uso di Windows, creando una vera e propria dipendenza. I più arrabbiati, inoltre, detestano Microsoft semplicemente perché è troppo grande e onnipresente, ed effettivamente avere a che fare con un'azienda che può sbarazzarsi della mega-multa UE da quasi 500 milioni di euro attingendo a ventisei giorni di utili è abbastanza inquietante.

Ma dalla teoria alla pratica, come si suol dire, il passo è più lungo in pratica che in teoria. Non appena si tenta di sbarazzarsi del software Microsoft si cozza contro un muro di gomma. Volete un PC senza Windows, in modo da non dare soldi a Microsoft per il software preinstallato (che non è in omaggio come molti pensano)? Preparatevi a una caccia al tesoro: pirateria software a parte, i rivenditori che offrono un PC "nudo" e privo del ricarico Microsoft sono quasi inesistenti. Potete comprare i componenti e assemblarli, ma è un metodo adatto soltanto agli smanettoni. Se poi cercate un laptop, la scelta si riduce quasi a zero.

Compromessi, compromessi

Si può scendere a un compromesso e acquistare un computer con Windows preinstallato per poi chiedere il rimborso previsto dalla licenza, ma è un'impresa ardua e ricca di delusioni. La maggior parte dei rivenditori si rifiuta di onorare la clausola di rimborso, in barba alle leggi vigenti. Chi c'è riuscito, come il sottoscritto, ha forse la soddisfazione morale, ma di certo ha speso in tempo e travasi di bile più di quanto ha ottenuto come rimborso.

Si può allora accettare un ulteriore compromesso e pagare la "tassa Microsoft" per il software preinstallato, per poi cancellarlo e sostituirlo con Linux. Ma far funzionare Linux su un PC non è un'impresa alla portata di tutti. Nella maggior parte dei casi, il Windows preinstallato funziona e basta: si accende il nuovo PC e si parte (preferibilmente dopo aver installato almeno firewall e antivirus). Tutte le periferiche in commercio hanno il loro bravo driver per Windows. Anche nelle ottime distribuzioni più recenti, installare Linux è invece un'operazione tecnicamente impegnativa. Capita spesso di trovarsi con componenti hardware non supportati o supportati soltanto a patto di seguire istruzioni complicatissime.

Un bravo smanettone alla fine riuscirà quasi sempre a far funzionare Linux su un PC, ed è una soddisfazione che non ha prezzo, ma gli costerà tempo e fatica: due risorse che non tutti hanno in dosi sufficientemente abbondanti. I linuxiani talvolta non se ne rendono conto, ma non tutti hanno giorni e giorni da spendere nella lettura di manuali in inglese tecnico: la gente deve anche lavorare o godersi un po' di tempo libero con le persone care. Se un sistema operativo richiede così tanto tempo da indurvi a trascurare la morosa, o c'è qualcosa che non va nella morosa, o c'è qualcosa che non va nel sistema operativo.

Ammesso di riuscirvi (e anche qui nel caso dei laptop la sfida è titanica), rimane comunque il problema della compatibilità col mondo Microsoft, che non si può ignorare per ovvie ragioni numeriche. Se vi mandano un documento Word, potete tentare di cavarvela con OpenOffice.org o altri programmi per Linux che leggono i formati Microsoft, ma noterete che spesso la formattazione va a ramengo (merito, si fa per dire, della segretezza che per difendere il monopolio circonda molti formati Microsoft).

La Terza Via

Nel nobilissimo fervore della passione per Linux e per la libertà del software e dei suoi utenti, princìpi peraltro assolutamente condivisibili, spesso ci si dimentica che vedere il mondo come una lotta fra il Bene Linux e il Male Microsoft è molto riduttivo. Esiste infatti una terza via.

C'è un computer venduto ovunque senza Windows preinstallato, per il quale quindi non si paga alcuna "tassa Microsoft" e non occorre tentare improbabili rimborsi. E' disponibile sia in versione fissa, sia in versione portatile. Non ha problemi di compatibilità hardware, perché riconosce e gestisce praticamente tutto in modo automatico: stampanti, periferiche WiFi, Palm e telefonini, telecamere e webcam, e via dicendo, senza dover ricompilare il kernel o altre stravaganze. Dialoga con le macchine Windows in modo trasparente, senza però averne i problemi di sicurezza. Legge e scrive perfettamente i file di Microsoft Office. Non costa più di un PC Windows. A differenza di Linux, ha una modalità di suspend e ibernazione che funziona. E ciliegina sulla torta, è basato su Unix, esattamente come Linux.

L'avrete capito: sto parlando del Mac.

Preconcetti da scartare

Il Mac è oggi quello che il PC Linux sarà forse fra qualche anno: un connubio perfettamente integrato di hardware e sistema operativo solido e ben supportato, basato su fondamenta granitiche come quelle di Unix. Non occorre formattare, ripartizionare e leggere cataste di manuali: il Mac arriva con il sistema operativo preinstallato e preconfigurato, ed è ovviamente privo di Windows per default. Nessun driver da cercare per far funzionare il modem, nessun file di configurazione da taroccare per "convincerlo" a funzionare. Mac OS X funziona di sua sponte, e la minaccia di virus è sostanzialmente trascurabile in confronto alla marea che affligge gli utenti Microsoft.

Mi trattengo volutamente dal parlare dell'interfaccia grafica del Mac, che spreme lacrime d'invidia agli utenti Windows, per non parlare di quelli Linux (a discolpa dei quali va detto che l'interfaccia grafica è spesso un'appendice indesiderata). Dico solo che da qualche parte, nei meandri della Apple, deve esistere un Ufficio Umiliazione Utenti Windows. Spostate il mouse in un angolo dello schermo, e tutte le finestre aperte si dispongono automaticamente come soldatini, mostrando versioni in miniatura del proprio contenuto, permettendovi di avere chiaro il quadro della situazione anche su un monitor da dodici pollici. Chiedete a un utente Mac di mostrarvi come si commuta da utente a utente e preparate i fazzoletti. Non dico altro.

Sono finiti i tempi in cui il Mac era un mondo a parte, riservato a una schiera di danarosi che lo esibivano sulla scrivania come oggetto di design. Oggi i prezzi di un Mac, fisso o portatile, sono assolutamente paragonabili e talvolta inferiori a quelli di un PC di marca equivalente. La scelta di passare a un sistema operativo basato su Unix ha prodotto una vera e propria rivoluzione, aprendo la piattaforma Mac all'immenso repertorio di software nato per Unix/Linux. Le applicazioni grafiche e video per il Mac non hanno bisogno di presentazioni. In sostanza, oggi si può fare con Mac tutto quello che si può fare con Windows e con Linux messi insieme.

Il Mac non è più un giocattolo colorato per musicisti e architetti: oggi è una macchina da ufficio a tutti gli effetti. Se vi serve la garanzia di compatibilità con Microsoft Office, il Mac la offre, dato che esiste Office per Mac, cosa che Linux probabilmente non avrà mai (è più facile che Steve Ballmer trovi una marca di antitraspirante che gli funziona). Se siete così sfigati da dover interagire con siti che supportano soltanto Internet Explorer, esiste Internet Explorer per Mac. Potete chattare con MSN Messenger o Yahoo Messenger per Mac. Se vi siete affezionati a Opera, Mozilla, Firefox o Thunderbird sotto Windows/Linux, li ritroverete nel Mac (insieme a OpenOffice.org, sia pure con qualche limitazione). Nei casi più difficili, potrete usare l'emulazione per far girare su Mac le applicazioni Windows per le quali non trovate un equivalente Unix/Mac. E' vero che installare Office o Internet Explorer sul Mac fa crollare il concetto del computer esente da software Microsoft, ma è bello sapere che esiste questa ulteriore possibilità se le alternative non funzionano.

E la libertà?

La pecca del Mac, rispetto a Linux, è che non è del tutto conforme ai criteri del software libero. Il sistema operativo Mac non è del tutto aperto e liberamente distribuibile, e a differenza di Linux i suoi aggiornamenti (patch escluse) si pagano, esattamente come avviene nel mondo Microsoft. Di conseguenza, chi crede veramente nei principi del software libero e (preferibilmente) gratuito potrebbe trovarsi a disagio nel passare da un mondo proprietario a un altro.

Questo non impedisce a molti linuxiani di convertirsi al Mac o di affiancare alle proprie creature Linux un laptop Mac: poter accedere in qualsiasi momento a una riga di comando per usare i comandi Unix/Linux li fa diventare pragmaticamente molto meno fondamentalisti. A differenza di Windows, il Mac fidelizza i propri utenti con la qualità del sistema operativo e dell'hardware invece che tramite formati di file proprietari. E sfoggiare un Mac è sempre meglio che andare in giro con macchine dual-boot, come fanno segretamente con imbarazzo molti utenti Linux (me compreso).

L'altro motivo del successo del Mac fra gli utenti Linux è che viene visto come una tappa lungo la strada che conduce al software libero. Spesso chi ha capito i benefici del software libero non può o non riesce a fare il grande passo di migrare a Linux, ma può ragionevolmente passare al Mac, e dal punto di vista della causa del software libero è meglio un utente convertito al Mac che un utente che ha assaggiato Linux ed è tornato da mamma Microsoft.

Nel mondo business, inoltre il Mac è più "presentabile" perché è supportato da un'azienda anziché da smanettoni, offre le medesime applicazioni del mondo Microsoft, e ha meno problemi di sicurezza rispetto a Windows. In più i Mac sono l'equivalente estetico di una top model, ideali quindi da sfoggiare nelle riunioni dei manager dove si fa a gara a chi ha il gadget più cool intanto che si finge di discutere la roadmap della solution al customer satisfaction nel core business.

Tifoserie a parte, qualsiasi alternativa che possa intaccare un monopolio è da salutare con entusiasmo. In qualsiasi campo, il monopolio induce stagnazione e abusi di posizione dominante, mentre la libera concorrenza stimola l'evoluzione, il progresso e la riduzione dei prezzi (l'esempio della telefonia è sotto gli occhi di tutti). E' abbastanza evidente che l'indubbio miglioramento del software Microsoft è dovuto in gran parte alla paura della concorrenza di Linux e, in misura minore, del Mac. Ironicamente, insomma, il modo più efficace per migliorare Windows è passare in massa a un sistema operativo alternativo.

E non è detto che quel sistema operativo debba essere per forza Linux. Certo il Mac, a differenza di Linux, richiede di cambiare hardware: e allora la prossima volta che comperate un computer, provate un Mac. Capirete perché gli utenti Mac hanno sempre quell'aria soddisfatta e un po' condiscendente. Ne hanno ben donde.

mercoledì 14 febbraio 2007

Foto aggiunte

Aggiornata la mia galleria fotografica, cambiate alcune copertine

venerdì 9 febbraio 2007

Chris Rock "Bad Company"

- ok, calmati...dicci dove sei che veniamo a prenderti!
- SONO ALL'ANGOLO TRA BRUTTO STRONZO E FICCATELO NEL CULO!

Back in Black (Tower)


Dopo una lunga assenza di castronerie varie, dovute a guasti alla rete Alice (o per meglio dire, al modem Alice) la connessione è stata finalmente ripristinata...
Ecco quindi i vari punti del giorno:
A Jack: vedo di scoprire quale sarà l'esatta data di uscita del Cofanetto di 24, la quarta stagione
A Marchionne: Potresti comprarlo tu quel dannato cofanetto stavolta, visto che ormai sei più fanatico di me e Jack messi insieme!
Ad Antares: Visto che vieni a lavorare nelle nostre vicinanze, perchè non stai a Volano? Il freddo e il gelo non sono più un problema visto l'esponenziale effetto di tropicalizzazione dei nostri mari causato dall'effetto serra. Più sei vicino a noi, più uscite facciamo e di conseguenza più cagate spariamo!
A Beppe: L'HD funziona benissimo, ma mi sono dimenticato di darti 24, la prima serie!

Con questo ho conlcuso, sperando che questo nuovo modem regga più del precedente, ci rivediamo presto...