domenica 11 maggio 2008

I FILM CHE BISOGNA ANDARSI A CERCARE


LA TERZA MADRE di Dario Argento (Italia, 2007)

Per chi l'ha vista e per chi non c'era. Faccio un'eccezione alla regola di questo spazio: il presunto capitolo finale della "trilogia delle madri" argentiana è probabilmente uno dei film più brutti del mondo. Così inguardabile che "fa il giro", come si dice. E quindi si riposiziona e chiede di essere rivisto, riconsiderarto, amato alla luce di questo loop. L'edizione in dvd ripristina molti tagli allo splatter cruento operati per evitare il divieto ai 18 in sala, ma non aggiunge granchè di illuminante. Quello che fa davvero paura è il punto di non ritorno di uno dei più grandi registi che abbiamo mai avuto: direzione degli attori zero, dialoghi inventati, soluzioni tecniche che sarebbero state vecchie ai tempi di Herschell Gordon Lewis (Juno insegna), una cappa di nulla che avvolge tutto come una malattia dagenerativa. Dobbiamo volergli bene, a Dario, come un nonno andato che nemmeno si ricorda il nostro nome. Se esiste un Alzheimer del cinema, oggi è questo. E fa quasi piangere. Come Philippe Leroy deformato dalla lente verde. Come il velatino nel finale sulla passera della strega. E la struggente morte della scimmietta. Ehm.

Da linus di maggio.

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