mercoledì 30 maggio 2007

Le dieci cose che non ci vanno di Apple

Due redattori di PC World hanno stilato 10 difettacci della casa di Cupertino, eccole riassunte:

1 - C'è libertà di parola, lo sapete?
Questa critica probabilmente non interessa gran parte dei lettori, anche se non sono fan di Apple. Ma noi siamo giornalisti e il nostro punto di vista è diverso.
Nel Dicembre 2004 Apple fece causa a tre siti Web (AppleInsider, O'Grady's PowerPage e Think Secret) accusandoli di aver pubblicato informazioni riguardanti alcune tecnologie in fase di sviluppo, informazioni che Apple aveva comunicato all'esterno ma tutelandole con accordi di non divulgazione. Nel caso di O'Grady, ad esempio, si trattava di una nuova interfaccia Firewire per GarageBand. Nell'espressione di O'Grady stesso: una noia.
Apple fece pressione sui siti Web perché rivelassero le loro fonti. Cosa ancora peggiore, fece pressione sugli Internet Provider che ospitavano quei siti. Nel Maggio 2006 un Tribunale della California ha sentenziato che i giornalisti americani online hanno la stessa protezione (il Primo Emendamento della Costituzione USA) di cui godono i giornalisti "veri" offline. Di recente la stessa Corte ha ordinato ad Apple di pagare le spese processuali: circa 700 mila dollari.

2 - Più segreti dei Servizi Segreti
La risposta classica di Apple è "Non commentiamo i piani sui prodotti futuri". Seguire Apple significa non sapere mai per certo se il nuovo MacBook o iPod che avete appena comprato sta per essere reso obsoleto da un keynote di Steve Jobs. Ovvio: Apple è solo la più famosa tra le aziende "riservate" della Silicon Valley, non l'unica. E parlare poco significa avere una rilevanza esplosiva quando l'azienda decide di sganciare una delle sue bombe. Ma confrontiamo la segretezza di Apple con la mancanza di tale segretezza da parte di Microsoft: Bill Gates, Steve Ballmer e compagnia amano parlare dei prodotti futuri della loro azienda e conquistano comunque la loro buona rilevanza sui media. Anche se molti dei loro piani hanno la tendenza a non avverarsi.

3 - Troppo orgogliosi per scusarsi
L'anno scorso Apple consegnò alcuni iPod che contenevano un worm. Invece di fare un semplice "mea culpa", Apple attaccò Microsoft spiegando che "Come potrete immaginare, siamo colpiti dal fatto che Windows non sia più resistente a questi virus, e ancora più colpiti da noi stessi per non averlo capito". Come potete immaginare, la cosa non convinse gli esperti in sicurezza. E semplicemente scusarsi con coloro che erano stati abbastanza sfortunati da comprare un iPod infetto?

4 - iTutto e basta?
Apple ha tirato fuori per la prima volta l'idea di nomi di prodotto che iniziavano con una lettera minuscola nel 1994 con eWorld, il suo servizio online che chiuse dopo un anno e mezzo. Ma quando presentò il primo iMac nel 1998 ebbe un successo tanto fenomenale che spinse centinaia di produttori a seguirla con prodottini carini color blu Bondi e con nomi che anch'essi iniziavano con una "i" minuscola. Oggi decine di prodotti Apple e non Apple iniziano con "i". Apple TV in fondo ci piace anche perché non si chiama iTV.

5 - Dov'è Blu-ray?
Steve Jobs era a capo di Pixar, Apple è presente nel consiglio direttivo della Blu-ray Disc Association, il Mac dovrebbe essere il computer preferito dai professionisti del video. Allora dov'è la possibilità di inserire un drive Blu-ray o HD-DVD nei nuovi Mac Pro a quattro e otto core? Sono ancora fermi allo stesso vecchio SuperDrive. Chi scusa sempre il Mac senza dubbio potrà darvi una spiegazione complessa di perché questo abbia perfettamente senso, ma il fatto è che i drive ottici di ultima generazione sono disponibili e i Mac non li hanno.

6 - Nessuno è perfetto
Tutte le aziende fanno errori di progettazione e in effetti Apple ne fa molto meno della gran parte degli altri. Ma persino il senso del design di Apple è ben lontano dall'essere perfetto. E quando piglia delle cantonate, tendono a essere rilevanti.
Per esempio: il mouse circolare a disco da hockey del primo iMac, o il primo iBook a forma di copriwater. E non dimentichiamo il primo iPod Shuffle, la cui mancanza di schermo e di un sistema di navigazione è stata presentata da Apple come "una funzione", e con successo.

7 - Dacci un segno
C'è qualcuno che ci dice quando ci sarà il prossimo aggiornamento di Mac OS X? Quali vulnerabilità Apple sta cercando di risolvere? In Aprile Apple ha rilasciato una patch che risolveva una ventina di vulnerabilità, senza nessuna comunicazione preventiva. Gli utenti Mac erano vulnerabili ad attacchi e neanche lo sapevano. Persino Microsoft dice (di solito) quando aspettarsi delle patch e spesso anche come proteggersi fino a quando queste non arrivano.

8 - Per i giochi non va bene
Andate sull'Apple Store a vedere la sua selezione di giochi. Noi aspettiamo.
Oh, siete già tornati? Comprensibile, perché se sullo Store cercate i titoli più recenti troverete quelli che su Windows sono disponibili da un anno o due. I giochi per Mac sono sempre stati pochi e Apple non riesce ancora a convincere molti sviluppatori a rendere i propri titoli compatibili con il Mac. Apple integra in alcuni dei suoi sistemi delle schede grafiche di fascia alta, ma con poca roba per giocarci le schede sono uno spreco di soldi per molti di noi.
E' vero che Boot Camp permette di eseguire i giochi Windows sul Mac, ma non abbiamo ancora visto nessun videogiocatore "serio" che abbia seguito questa strada.

9 - C'è poca scelta
Apple offre solo tre sistemi desktop, al momento. Uno è il Mac mini: vecchio processore, solo 512 MB di RAM e 60 GB di disco. Né il Mac mini né l'iMac accettano aggiornamenti interni oltre all'espansione della memoria, quindi per avere un sistema che accetti espansioni successive bisogna passare al Mac Pro, che come minimo costa 2.519 euro. Si può comprare un sistema Windows di base per un quarto di questo prezzo, con la possibilità di aumentarne poi le prestazioni acquistando una nuova scheda madre e un nuovo processore, che probabilmente potrete installare da soli. Se volete potenziare un Mac, dovete comprarne uno nuovo.
Nel mondo dei portatili, il MacBook e il MacBook Pro sono belle macchine. Ma, di nuovo, ci sono solo tre scelte per ciascun tipo. Optate per Windows e potrete scegliere di tutto, dai micro-Pc ai laptop più potenti di qualsiasi portatile Mac.

10 - Non si gioca da soli
Apple permette a Windows di girare sui Mac, ma mantiene ancora una politica di chiusura per molti aspetti della sua tecnologia. Ad esempio, gli iPod gestiscono solo due formati "portabili" di file audio, AAC e MP3. Non il formato WMA di Microsoft, usato da quasi tutto il resto del mondo. Anche l'ampiamente deriso Zune li gestisce tutti e tre. E se importate un file WMA in iTunes, dovete aspettare finché l'applicazione non li converte nel suo formato AAC preferito.
Sappiamo che il sistema DRM FairPlay è stato necessario per convincere le major discografiche a rilasciare musica su iTunes Store, ma è peggio che non si possa riprodurre la musica acquistata su iTunes Store su qualcosa di diverso da un iPod o dal futuro iPhone, perché Apple non cede in licenza la sua tecnologia FairPlay. Anche se altri player riconoscono i file AAC, non possono decifrarli e quindi non li riproducono. Apple ha iniziato a vendere musica senza DRM, ma fa pagare un extra per questo e la maggior parte dei brani ha ancora delle limitazioni di DRM.

1 commento:

Nex Plissken ha detto...

Apple se la tira perchè crede di essere la migliore sul mercato. Per alcune cose è vero per altre no. Come in tutto c'e' un pro e un contro. E loro vanno avanti con le bende negli occhi. Non è una novità